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Protocollo Operatorio “Vene Varicose Padova®”

 

 

I Pazienti che scelgono di curarsi con il Protocollo “Vene Varicose Padova®” si affidano ad un metodo di cura scientificamente validato, basato sulle tecniche mini-invasive più moderne e sicure, messo a punto e perfezionato in più di 12 anni di attività al fine di trattare in modo innovativo tutti i quadri di insufficienza venosa superficiale.

Le caratteristiche fondamentali che rendono il Protocollo Operatorio “Vene Varicose Padova®” unico nel panorama della moderna flebologia sono le seguenti:

  1. Standardizzazione degli esami diagnostici, effettuati in un’unica occasione. La valutazione clinica e strumentale (mappaggio anatomico eco-color-doppler) viene sempre effettuata direttamente dai Medici dell’Equipe (Dr. Tognin – Dr.ssa Pelizza), perchè per poter scegliere quale tecnica utilizzare, è necessario effettuare delle valutazioni globali delle condizioni circolatorie degli arti inferiori (che includono parametri come il numero dei vasi ammalati, il loro calibro, la profondità rispetto al piano cutaneo, la presenza di varianti anatomiche, la durata e l’entità dei reflussi, la presenza di vasi perforanti, la posizione delle arterie e dei nervi circostanti, etc.). In aggiunta, per la pianificazione dettagliata del trattamento, vengono acquisite delle immagini termografiche (Termografia Digitale Vascolare), che nella nostra esperienza ci consentono di discriminare con altissima precisione tra vene sane e vene malate, ottenendo un trattamento molto più preciso rispetto al solo utilizzo dell’eco-color-doppler. Tutti gli esami diagnostici vengono effettuati nel corso della Prima Visita.
  2. Pianificazione dettagliata dei trattamenti, scegliendo esclusivamente le procedure che siano contemporaneamente effettuabili totalmente in anestesia locale e a minor invasività per i tessuti dell’arto inferiore. E’ un nostro preciso impegno evitare ai Pazienti che si rivolgono a noi i rischi inutili derivanti dall’utilizzo di tecniche obsolete e invasive. In anni di attività abbiamo potuto verificare come l’evoluzione delle tecniche e dei materiali abbia consentito di rendere totalmente superflua qualsiasi forma di anestesia che non sia quella esclusivamente locale; tra le tecniche a disposizione, scegliamo sempre quella che provoca il minor grado di infiammazione alle strutture anatomiche degli arti inferiori per ottenere contemporaneamente una guarigione rapida e con il minor rischio di recidiva varicosa.
  3. Effettuazione di tutte le procedure con metodiche “sutureless” (eliminazione assoluta dei punti di sutura cutanei tramite tecniche di chirurgia estetica). Qualsiasi trattamento, anche in presenza di varici molto voluminose e sotto tensione, viene effettuato praticando micro-accessi cutanei di 3 mm, per i quali non è necessario applicare alcun punto di sutura: la lungimiranza nell’aver scelto più di 10 anni fa questo tipo di approccio ci ha consentito di non avere alcun evento infettivo in più di 5000 procedure.
  4. Recupero immediato post-procedura, senza alcuna necessità di convalescenza o ricovero. Il nostro obiettivo è consentire a tutti di curare l’insufficienza venosa senza che siano virtualmente presenti interruzioni nelle normali attività quotidiane, fatta eccezione ovviamente per il tempo dedicato alla procedura stessa e alla medicazione successiva (generalmente effettuata dopo 24/48 ore). Ciò è possibile attraverso una dettagliata sequenza di procedure (somministrazione dell’anestesia locale, effettuazione delle procedure correttive seguendo un preciso ordine di “rispetto anatomico”, controllo farmacologico dell’emostasi, effettuazione del bendaggio seguendo le vie anatomiche di drenaggio linfatico), che permette di evitare la formazione di ematomi e la comparsa di dolore post-trattamento. L’efficacia del Protocollo è tale da consentirci di non prescrivere alcun farmaco antidolorifico o antibiotico.
  5. Mantenimento a lungo termine del risultato clinico ed estetico mediante pianificazione dei controlli e dei trattamenti periodici. Affinchè il risultato sia duraturo, è indispensabile effettuare dei trattamenti di mantenimento ogni 6-8 mesi (nella quasi totalità dei casi si tratta di una o due sedute della durata di 15 minuti ciascuna durante le quali vengono iniettati farmaci liquidi o schiume biocompatibili ad azione sclerosante in sedi anatomiche predeterminate). Già nel corso della prima valutazione vengono pianificati i successivi trattamenti, in modo da prevenire attivamente l’insorgenza di recidive varicose.